Giuria
Franca Palmieri
Presidente del Premio
Laureata in Pedagogia a indirizzo letterario, con due abilitazioni in Lettere e una specializzazione in Psicopatologia, ha insegnato in diversi ordini di scuola e condotto laboratori scolastici di scrittura creativa, poesia e teatro. Inoltre ha curato vari eventi con poeti contemporanei e di poesia al femminile.
Ha pubblicato le sillogi poetiche Arabeschi di luce (2008), Quando la vita profuma di nuovo (2013), La coscienza e la vanità (2015) e Luoghi e sentieri diVersi (2020). Con il romanzo fantastico La fiamma del cuore (2016) ha vinto il Premio Internazionale "Speciale infanzia" presieduto da Dacia Maraini.
È presente in antologie di poesia e narrativa, tra cui SignorNò (2015) contro la guerra, LiberAzione PoEtica (2017) sulle prigioni, Poeti da morire (2018) contro la pena di morte, Sorridi Sei a Nettuno (2018), I segreti della Ciociaria (2021) e Le città di Saturno (2022). Diverse delle sue poesie sono state tradotte in inglese, albanese e spagnolo.
Ha ideato, organizza e presiede dal 2014 anni il Premio Internazionale di Poesia "Masio Lauretti" dedicato agli alunni delle scuole secondarie in Europa. Gestisce inoltre il blog di scrittura e poesia Arabeschi di luce.
​Negli anni le sono stati attribuiti numerosi i riconoscimenti, tra cui il Premio San Michelino (Comune di Aprilia) per la scrittura e il Premio Frumento d’Oro (Provincia di Latina) per la sviluppo della cultura e letteratura tra i giovani.
Nicolò D'Ignazio
Segretario del Premio
Nel settembre del 2019 intraprende il corso di laurea triennale in Mediazione linguistica e interculturale presso la Sapienza Università di Roma. Grazie al programma di mobilità Erasmus+, nel 2022 trascorre un semestre presso l'Università di Lisbona (Portogallo). Nel settembre del 2023 si laurea con lode.
Nello stesso mese inizia la laurea magistrale in East European and Eurasian Studies presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna Campus di Forlì. Specializzandosi sui Balcani, dall'ottobre del 2024 svolge un periodo di mobilità curriculare presso l'Università di Zagabria (Croazia).
Dopo essersi classificato in tre edizioni dell'allora Premio Nazionale di Poesia "Masio Lauretti", nel 2019 entra a far parte della Giuria. L'anno successivo assume anche il ruolo di Segretario del Premio, promuovendone la trasformazione in un concorso internazionale.
Collabora inoltre con altre realtà del territorio apriliano: dal 2018 partecipa all'organizzazione di Osmosi Festival delle Culture; dal 2023 ricopre la carica di Vicesegretario della sezione locale del Movimento Federalista Europeo.
Nel tempo libero si interessa di politica e genealogia.​​​​​​​
Dante Maffia
Presidente della Giuria
Esordisce nel 1974 con la raccolta di versi Il leone non mangia l’erba con la prefazione di Aldo Palazzeschi. Le successive prove poetiche gli portano la stima di grandi nomi, tra cui Natalia Ginzburg, Leonardo Sciascia e Italo Calvino. Il suo lavoro più conosciuto è Il romanzo di Tommaso Campanella (1996), che l'anno successivo alla pubblicazione vince il Premio Stresa di Narrativa. Le sue innumerevoli opere di saggistica, narrativa e poesia sono tradotte in più lingue.
Il suo contributo al mondo letterario italiano è inestimabile: ha insegnato Letteratura italiana presso l'Università degli Studi di Salerno; ha fondato riviste di prestigio come Il Policordo ​​e Polimnia; ha collaborato come critico con diverse pubblicazioni; fa parte delle giurie di vari concorsi. Inoltre è membro d'onore dell'Accademia Internazionale "Mihai Eminescu" (Romania).​
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti spiccano la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte nel 2004 e la Laurea Apollinaris Poetica dall'Università Pontificia Salesiana nel 2013, arrivando a essere candidato più volte al Premio Nobel per la letteratura.​​​​
In Giappone è stato istituito un premio per gli haiku a suo nome.​
Marco Onofrio
Dopo essersi laureato con lode in Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Sapienza Università di Roma nel 1995, intraprende la carriera giornalistica per poi dedicarsi integralmente ad attività letterarie e culturali.
Pubblica così 44 libri, di cui si è parlato con recensioni e segnalazioni su decine di testate giornalistiche, inclusi il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Tempo, Il Messaggero e L’Unità. Ha ottenuto decine di riconoscimenti letterari nazionali e internazionali, e numerose delle sue opere sono state tradotte in spagnolo, rumeno, albanese, francese e portoghese. Inoltre, ha curato 12 libri ed è intervenuto come relatore in oltre 600 presentazioni e conferenze pubbliche.
È impegnato nello studio della città di Roma, contribuendo significativamente alla sua valorizzazione: dal 2016 è caporedattore della rivista trimestrale Lazio ieri e oggi, dove ha pubblicato oltre 100 articoli; nel 2023 entra a far parte dello storico Gruppo dei Romanisti.
​Tra le diverse attività culturali in cui è impegnato, è anche membro di giuria di vari premi letterari e direttore artistico del Festival delle Visioni.
​Ha collaborato come autore e critico ai blog letterari L’ombra delle parole e La presenza di Erato. Attualmente è autore e amministratore di Del cielo stellato.​
Antonella Rizzo
Nata a Roma da genitori calabresi di origine arbëreshe,​ è laureata in Scienze pedagogiche ed è attiva nel campo dell'intercultura e della letteratura di genere.
Con le sue opere ha conseguito numerosi premi nazionali e internazionali, e ha suscitato l'interesse di intellettuali come Beppe Costa, Dante Maffia e Antonio Veneziani. I suoi testi figurano in varie antologie di poesia contemporanea ed è stata tradotta in albanese, arabo, inglese, polacco e romeno. Tra le sue pubblicazioni più recenti A quelli che non sanno che esiste il vortice (2019), Il fazzoletto di stoffa (2021) e Romanesque (2022).
Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti visivi, musicisti e attori, dimostrando la sua capacità di coniugare poesia e performance. È infatti impegnata anche nell'organizzazione di eventi culturali, tra cui il Premio letterario internazionale "Antica Pyrgos", ideato nel 2018 con Dona Amati.
Giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, collabora come recensionista con CulturaMente, Art A Part of Culture e Mondo Reale.​​​​​​
Giada Lauretti
Ottenuto il diploma presso il Liceo Classico Statale "Dante Alighieri" di Latina, frequenta la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Sapienza Università di Roma, laureandosi con lode. Quindi si specializza in Neuropsichiatria infantile e si abilita all’attività di psicoterapeuta dell’età evolutiva e della coppia genitoriale.
Diviene psicoterapeuta di orientamento cognitivo-evoluzionista sotto la docenza del Dott. Giovanni Liotti presso l’Associazione Psicologia Cognitiva di Roma. Conseguisce poi l’abilitazione all’attività di supervisora di psicoterapeuti nell’utilizzo dell'EMDR (Eye Movement Desenstization and Reprocessing) presso l'Associazione EMDR Europe.
Ha lavorato in diversi centri di riabilitazione per l’età evolutiva e come specialista presso il servizio di neuropsichiatria infantile dell'ASL di Aprilia. Attualmente è docente a contratto presso l’Università Europea di Roma e si dedica alla formazione di nuovi psicoterapeuti. Inoltre, è responsabile clinica dello studio EMDR Terapia Roma e supervisora di EMDR Europe.
Ha scritto con Anna Rita Verardo il libro Riparare il Trauma Infantile. Manuale teorico-clinico d’integrazione tra sistemi motivazionali e EMDR (Giovanni Fioriti Editore) ed è autrice di diversi articoli sui traumi psicologici e le loro conseguenze in età evolutiva.
Sin da bambina ha affiancato al proprio percorso lo studio e la pratica della danza, della recitazione e del pianoforte. Prosegue tuttora quest'ultimo.
Lorenzo D'Agnese
Vincitore della IX edizione
Originario della provincia di Varese, frequenta il corso di laurea triennale in Ingegneria energetica presso il Politecnico di Milano.
Nonostante la sua propensione per le materie scientifiche, coltiva sin dal liceo la passione per la poesia e nel 2024 si classifica primo nella Sezione B della IX edizione del Premio Internazionale di Poesia "Masio Lauretti" con la poesia Neve e grano.