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La poesia permette di colloquiare con le stelle, i fiori e le pietre; rende visibile perfino l'invisibile, ma occorre essere semplici, umili, sempre adolescenti per poter abitare il Futuro e l'Infinito.

(Dante Maffia)

L’adolescenza è l’età dell’esplorazione, esplorazione del mondo, esplorazione interiore, per trovare nuove soluzioni a vecchi problemi. La poesia è un mezzo potente per viaggiare su percorsi non ancora battuti e provare il piacere della scoperta.

(Giada Lauretti)

È auspicabile che la poesia, parte integrante dell’essere umano, trovi spazi più rilevanti tra le nuove generazioni. Essa, infatti, è un importante mezzo di espressione in una fascia d’età, come quella che va dalla pubertà all'età adulta, tormentata da dubbi e sentimenti di varia natura che si alternano in un vortice sviante.
Oggi la tecnologia offre enormi possibilità, ma in tempi velocissimi e non sempre compatibili con la riflessione su di sé. Tempi spesso inconciliabili per la ricerca e la valutazione delle soluzioni più adatte ai problemi.
Il cervello degli adolescenti vive di accelerazioni e di rischi, ma ha bisogno di nutrirsi di pensieri, perché si completi la maturazione della corteccia cerebrale, deputata alla riflessione e all'autoriflessione, al linguaggio, alla regolazione dei comportamenti e delle emozioni. 
La poesia offre una possibilità in più, poiché attraverso il processo della creazione poetica i giovani possono ritrovare il piacere di seguire un processo con i suoi tempi, le sue pause, il suo tornare, indietreggiare e avanzare, un processo di maturazione e di sviluppo che non può completarsi nell'immediatezza di un click. 
Seguire un processo diventa un modello di apprendimento che lascia tracce, diviene mappa e guida per iniziare e terminare futuri processi creativi e di pensiero o per ideare nuove soluzioni a vecchi problemi.

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